Abbiamo conosciuto due nuove piccole farfalle e le loro famiglie e mi sono nuovamente chiesta se esista almeno una famiglia a Gaza che non abbia vissuto una tragedia. Il Dr. Naim mi parla di forza e dignità, le stesse di cui ho fatto tesoro in questi anni qui a Gaza e che ora ritrovo in lui ogni giorno che lo incontro in ospedale.
Non è solo questione di forza e dignità personale, ma anche di un rispetto profondo verso il dolore di tante altre famiglie che vivono quella sua stessa tragedia e che mai lo renderebbe vittima, mai protagonista di quel dolore. Un dolore che non gonfia, che non ha parole, che si trasforma semplicemente in una lotta silenziosa quotidiana, una lotta spaventosa, la condanna più atroce che ogni bomba (o proiettile) lanciata su questa terra infligge ad intere famiglie innocenti.
Non è solo questione di forza e dignità personale, ma anche di un rispetto profondo verso il dolore di tante altre famiglie che vivono quella sua stessa tragedia e che mai lo renderebbe vittima, mai protagonista di quel dolore. Un dolore che non gonfia, che non ha parole, che si trasforma semplicemente in una lotta silenziosa quotidiana, una lotta spaventosa, la condanna più atroce che ogni bomba (o proiettile) lanciata su questa terra infligge ad intere famiglie innocenti.
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